Gender Equality Maschile e femminile

Diversamente felici: esistono differenze di genere anche nella percezione della felicità?

Esistono delle differenze al maschile e al femminile nella percezione della felicità? E quali sono gli elementi che la compongono e gli intrecci con il mondo del lavoro?

A partire da queste e altre domande martedì 21 marzo alle 18.30 si terrà il dialogo tra Enrico Finzi, Presidente dell’Associazione Sòno APS, e Cristina Bombelli, Fondatrice di Wise Growth, società di consulenza sui temi della Diversity, Equity & Inclusion. Modererà il confronto Lucilla Bottecchia, partner di Wise Growth e coordinatrice dei progetti con focus sull’ambito gender equity.

Dai dati emersi in una recente ricerca, promossa dall’Associazione Sòno APS e dal titolo “Gli italiani e la felicità”, si offre uno spaccato interessante che mostra un’inedita prevalenza dei maschi italiani sul terreno del benessere esistenziale dichiarato: per la prima volta dall’inizio del secolo le donne si dichiarano ben più infelici. L’infelicità è cresciuta nell’ultimo triennio più tra le giovani donne (+ 54%) che tra le 65-75enni (+ 31%).

I temi che emergono dall’indagine presentano elementi di continuità col passato a fianco di aspetti nuovi, legati soprattutto al periodo storico che stiamo attraversando. Inclusività, lavoro e disuguaglianze sociali sono i nodi da sciogliere per la piena felicità.

Sembra lecito domandarsi se, rispetto all’utunno 2020, sia aumentata la quota di persone infelici oppure se sia aumentato soltanto il numero delle donne infelici. Un dato su cui soffermarsi potrebbe essere la diminuzione della felicità percepita dalle persone nel periodo in questione, come se la pandemia avesse aggravato da un lato, oppure aumentato la consapevolezza dall’altro, di situazioni endemiche di fatica

Un altro punto rilevante è quello della difficoltà nella conciliazione di aspetti personali, familiari e lavorativi. Per certi versi le new ways of working hanno contribuito a rendere più evidenti alcune criticità. 

I temi che emergono dall’indagine si collegano anche alle questioni di genere: per la prima volta, infatti, i dati affermano che le donne sono più infelici degli uomini. Nonostante l’aumentata scolarità femminile, la maggiore occupazione e lo sviluppo di alcune iniziative per promuovere contesti più equi le disparità risultano ancora evidenti. Questo è evidente soprattutto negli ultimi gradini della gerarchia, che restano sostanzialmente appannaggio maschile. Più ci si avvicina alle posizioni di vertice dell’azienda, più le donne diminuiscono.

Dal punto vista femminile emerge quindi la necessità di un bilancio onesto tra quanto si ottiene e quanto bisogna sacrificare per la carriera. Se da un lato, quindi, è aumentata l’attenzione verso i temi di equity e la consapevolezza del proprio valore da parte delle professioniste, dall’altro non ci sono ancora riscontri concreti e cambiamenti profondi nei processi organizzativi. E questa discrepanza potrebbe avere delle ricadute sulla percezione della felicità delle donne lavoratrici.

Un altro aspetto emerso dalla ricerca è che la felicità è molto legata al mondo delle relazioni, soprattutto per le donne. Partner, genitori, figli, colleghi, amici… un universo che richiede tempo, quel tempo che è sempre più scarso, soprattutto se il lavoro ne occupa la maggior parte.

Il merito di questa panoramica sulla felicità è che sicuramente ci aiuta a comprendere meglio le diverse motivazioni che sottendono il maschile e il femminile. Nonostante molte donne considerano interessante e coinvolgente il proprio lavoro, esso non completa né esaurisce la loro identità. L’interesse femminile rimane legato sensibilmente agli aspetti relazionali, a dimensioni culturali forti e soprattutto all’esigenza di migliorare il mondo in cui si vive.

Un ultimo punto di interesse, che stimola una riflessione conclusiva, è l’approccio diverso al potere, da parte di uomini e donne. Le dinamiche aziendali e le regole esplicite e implicite che le compongono sono state pensate dagli uomini per gli uomini. Questo incide sui processi e costruisce delle premesse differenti per lavoratori e lavoratrici.

Di questi temi parleremo nell’evento online del 21 marzo, aperto a tutte le persone interessate e organizzato da Wise Growth e Sòno APS. Un’occasione di dialogo in cui le riflessioni sulla felicità delle persone si intrecceranno con le tematiche organizzative del mondo del lavoro.

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Per info e iscrizioni: https://it.surveymonkey.com/r/eventofelicitawgsonoaps

 

 

 

 

Autore

Redazione Diversity-Management.it

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